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mercoledì 7 novembre 2012

una poesia di Fortini scoperta questa sera

Avessi studiato da giovane
quand'ero pazzo di me.
Non avessi sciupato il tempo
non so nemmeno perché.
Non avessi creduto nel mondo.

Me lo disse una donna spettro
a Milano nel Quarantatrè
mentre bruciavano le strade
il fumo faceva tossire
e per quello che non si vedrà
si cominciava a morire.

Una donna terribile
come una Furia "Bada" mi disse
"tu credi troppo al domani".
Ma troppo parevano belle
le ragazze, le vive mani
sul nero delle rivoltelle
i pianti la libertà.

Oggi sarei come il buon Cases
come Folena, come Caretti
che conoscono i doveri,
ordinari, autori seri
cui si schiudono i libretti
degli esami nei bui chiostri
delle dolci università.

Avessi studiato da giovane.
Non sapessi la verità.


F. Fortini (1957)

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