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sabato 8 settembre 2012

simpatia


Mia moglie merita un posto d’onore tra le creature che, attraverso un intreccio di stile e dolcezza, sanno meritare l’appellativo di persone perbene. Io da oggi ambisco a ciò.

Un’amica dai lineamenti sereni mi ha trasmesso pensieri in rivolta, senza toni aggressivi né guerre di religione per praticarli. Lode a questa ragazza esile e forte e con quella sua carnagione che la sa lunga sul diritto alle vacanze di noi tutti. Bene, sono contento di aver scambiato con lei per circa un inverno pensieri e sogni, incubi e incomprensioni.

Un amico mi lascia intendere che gli trasmetto sincerità e coraggio; mi nutro di questo silenzioso complimento e spero di digerirlo molto lentamente.

Una bimba di nove mesi con un faccione esplosivo che ride al primo sguardo.

Allo stupore di certe simpatie improvvise verso persone mai annusate prima, e, annusandole, ti accorgi di un simile odore d’infanzia che ti volteggiava sulle spalle al mattino, prima della partita di pallone. La prima partita, delle trenta e più che affronterai con gli altri dieci ragazzini drogati di pallone come te, in quelle giornate estive.

Alla speranza che la tua storia si faccia scrivere da mani decise e sincere, per niente ruffiane, no, ma almeno che possano gravitare libere tra l’autentico e il feroce, magari di notte.

Al sudore speso per amore per niente sportivo.

Alle persone simpatiche che incontrerò.


 

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