Pagine

giovedì 10 maggio 2012

dimentica


Dimentica. Dimentica il vuoto dei silenzi. E le volte che hai capito troppo. Il volto di pietra di tuo padre; le parole che scappano nell’aria di tua madre. Tu sei nascosto e guardi e senti tutto. Pure l’odio che le pareti trattengono a stento.

Dimentica quelle mani, quegli occhi e i soldi che non hai per fermare quel vortice blu. Ti senti povero, e non solo per mancanza di averi, ma soprattutto per quella paura di spegnerti stanco, senza lottare. E quelle scale bianche non hanno bisogno di piedi scalzi da sostenere. Vogliono solo sentire parole scendere lente di respiro, e sorprese taglienti di ferite necessarie ad aspettare domani.

Dimentica pure tutta quella bella ignoranza che ti porti a spasso tra mura antiche e libri profumati di oggi. Quello sei tu: delicato e annoiato dentro a un tempo da masticare ancora senza mare.

Dimentica, caro io.

Nessun commento: