Pagine

giovedì 10 novembre 2011

il pugnale della mattina



Sta in macchina dentro la solita strada sconnessa della mattina, a un tratto un lampo del passato, una scheggia che scaglia il cuore. L’insonnia è già alle spalle e la sveglia suona proprio in quel momento nella sua testa, come pugnale già entrato ormai nel suo petto: anni fa lo stesso pugnale in strade diverse ne aveva combinate delle belle. Vuole fermarsi ma la strada è stretta; il bordo si confonde alle sterpaglie solcate da donne e passeggini mezzi rotti. Devia nello slargo della stazioncina. E’ già piegato per metà sullo sterzo, finisce la corsa contro le inferriate che proteggono l’enorme palazzo vetrato degli industriali romani. Pah! Pah! E tutto sparisce, tutto sprofonda nel sottoscala delle esperienze perse. Non vuole, non vuole soffrire più per quel pugnale sporco.
Davanti ai suoi occhi il panico prende la forma di tre zingarelle che si parano davanti ai finestrini. Lo fissano spaventate. Lui rimanda vergogna. La scena dura venti secondi abbondanti, tutto scorre accanto. Aprono gli sportelli, le tre entrano. Lui trema. Quella che si è seduta accanto gli prende il mento e gli fa fare una rotazione sufficiente per farsi guardare negli occhi. Lui cede un po’ rigido. Trema ancora di più. Le due dietro appoggiano la faccia sui sedili e respirano forte. Uno stormo di uccelli taglia il cielo ancora celestino: sono un’infinità, e fanno virare lo sguardo delle quattro persone nella macchina. Dieci secondi di pace. Poi un braccio preme un altro braccio, una guancia si ritira e cerca aria. Una donna dentro una mini nera guarda la scena e ride volgare. Già nella sua testa un racconto per le colleghe svogliate. Già è pronto con trama, personaggi e finale. Una sentenza aleggia a pochi passi dal raccordo appena esploso di macchine. Le tre scendono di corsa appena sentono il rumore del treno. Nel farlo - la più giovane - lascia cadere un lungo foulard verde sul sedile. Lui guarda solo quello, e non pensa ad altro. Poi si addormenta sereno in questo piazzale già violato da auto veloci.


 



Nessun commento: