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mercoledì 23 novembre 2011

ancora lui


Mi racconta che una notte di qualche anno fa aveva deciso di fare una passeggiata sulla spiaggia, era triste, come lo si è intorno ai vent’anni per un amore che lascia malconci in certe notti; aveva parcheggiato l’auto sulla strada e percorso tutta la spiaggia fino al mare. Si era seduto, accanto a un gozzo, e si era messo a osservare il vuoto nero e silenzioso come appare il mare di notte, d’inverno, quando il cielo è sereno. A  un tratto, continua a raccontare, vede un uomo o una donna, o qualcosa di simile nella forma che precipita nel dirupo a destra della spiaggia. Nessun rumore, nessun urlo. Solo uno spavento dentro di lui, e nessuna persona intorno a cui prestare lo spavento appena vissuto. Solo. Era solo su quell’enorme spiaggia nera. Scappa in macchina e accende il motore. Neppure un cellulare da usare. Nel novanta non c’erano.
L’indomani racconta l’accaduto agli amici senza esagerare sul finale; diceva che aveva sentito un tonfo e niente più. Oggi ricorda bene invece: era un uomo che precipitava senza pena. Oggi potrebbe essere la sua disillusione a farlo precipitare. Niente più. Dice che non sente nient’altro, che una voglia di uscire di scena. Poi aggiunge, dopo un sorso di vino rosso, che in fondo è meglio scuotere tutto dalla sua testa nevrotica e mettersi a correre verso la morte. Per guardarla e evitarla, per schiacciarla bene al suo naturale decorso.
Infine mi ricorda che deve raggiungere sua moglie nel letto, che non vuole lasciarla sola neanche nel sonno; i figli, che appena lì vede si scatenano in lui entusiasmi vari, sono a testimoniare la sua caparbia volontà a grattare la vita dai limiti.
Ora sto un po’ con lui, gli leggo un racconto di C. e intanto gli verso pure un altro bicchiere di vino.
Le sorelle sono perse nelle loro case calde e vuote.
Tutti i blog, le poesie e le parole da tenere strette strette nella testa, sono sull’uscio del ricordo che si bagnano da una pioggia che profuma di sé. E del suo naso sanguinante, appena schiacciato contro un muro nero in fondo alla giornata.

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