Pagine

martedì 26 luglio 2011

ottimismo


Come ogni estate arriva un giorno, magari il martedì o un giovedì, ed esplode la questione soldi. Per me. Per noi. Allora è tutto un maledire i Tremonti di turno, le finanziarie di turno. Anche le addette agli sportelli comunali, di turno. Una rabbia che divora il benessere recuperato, dopo un lungo inverno umido di muffa. Bè, devo ammettere che la sola vista di una miracolosa alleanza estiva dei miei figli; una loro vicinanza sul da farsi quotidiano, e tutta la cattiveria è riassorbita nel limbo della mia condizione altalenante tra stare benino e la povertà. E allora l’ottimismo si stampa sulla mia faccia e nelle mie parole una dolcezza secca. Chi può poi se la scioglie per conto proprio, tra i ricordi e le attese di rivedermi.
Quel po’ di vento che ha il coraggio di entrare nella mia casa d’ombre, quel po’ di movimento tenue delle tende, insomma questa intromissione fa rientrare anche il mio ottimismo. Dalla finestra che tengo sempre aperta sulla strada. Solo da quella.

Nessun commento: