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martedì 1 febbraio 2011

una faccia amica

Cerco una faccia amica che mi salvi. quella vecchia signora fa scappare anche le pulci. volevo abbracciarla, ma il suo seno enorme mi spaventava. Vago nel pomeriggio grigio e cerco due braccia enormi. vedo solo un bambino tremante con in mano una bomba. come nella celebre foto della Arbus, e così io guardo la mia storia come dentro a un libro. pochi tratti gradevoli: a me piacciono i tratti marcati. I profili osceni. Destini segnati che graffiano il mondo e sulla scia di sangue che lasciano analizzo gli anni a venire. Addio vecchie anemie. Ora accetto solo malaticce condizioni. Il contagio salverà il mio decadente buonismo.
Per oggi basta così, ché la gamma di grigi ora si avvicina al nero: che a colori diventa rosso vivo.

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